Federico Biondi (Avellino 1925-2014)

Sin dalla giovane età emersero i suoi sentimenti antifascisti e repubblicani. Dopo il 25 luglio 1943 divenne parte attiva di un piccolo gruppo di giovani avellinesi che compì un’azione dimostrativa denunciando il governo Badoglio come un tentativo reazionario di restaurazione monarchica. La dimostrazione gli costò l’arresto e il deferimento al tribunale militare, venendo però scarcerato dopo l’armistizio. B. aderì prima al Partito d’Azione e, dal 1946, al Partito comunista, diventando in breve uno dei dirigenti più importanti del Pci in provincia di Avellino. A metà degli anni Cinquanta, B. divenne docente di italiano e storia presso alcuni istituti superiori irpini. Consigliere comunale di Avellino dal 1964 al 1985 e capogruppo del Pci tra il 1980 e il 1985, fu candidato alla Camera dei deputati nel 1958 e nel 1963 e al Senato nel 1976. Nel 1992 lasciò sia la politica attiva che l’insegnamento. Morì ad Avellino il 12 maggio 2014.

Archivio:

L’archivio è costituito da 50 buste, con documenti compresi tra il 1954 e il 2014. È stato donato al Centro Dorso, a pochi mesi dalla scomparsa, dai familiari.
Il fondo si compone di documenti relativi all’attività politica e culturale di B., quali relazioni, testi di conferenze, promemoria, appunti manoscritti, ritagli e documentazione di supporto ad argomenti di interesse di B. Da rilevare la consistenza di documenti relativi alla pianificazione urbanistica del Comune di Avellino fra gli anni Sessanta e Settanta.
Accanto alla documentazione cartacea è stata considerata un’ampia collezione di registrazioni, su vari supporti, di musica classica.

Soggetto conservatore:

Centro di Ricerca “Guido Dorso” per lo studio del pensiero meridionalistico

Istituzione culturale con sede in un’antica dimora del centro storico di Avellino. Fondato nel 1978. Svolge, senza fini di lucro, la propria attività, volta a promuovere la conoscenza e lo studio della storia del Mezzogiorno.
Possiede una biblioteca specializzata di circa 50.000 volumi e, sin dalla sua nascita, custodisce diversi archivi privati, a cominciare dall’archivio del meridionalista Guido Dorso, e un archivio fotografico di diverse migliaia di pezzi. Dal 2015 gli archivi custoditi presso il Centro di Ricerca sono stati dichiarati di “interesse storico particolarmente importante” da parte del Ministero per i beni e le attività culturali.
L’attività del Centro (amministrato da un Consiglio d’Amministrazione e da un Comitato di Indirizzo, comprendenti, oltre la famiglia Dorso, la Fondazione “G.G. Feltrinelli”, la Regione Campania, la Provincia e il Comune di Avellino) è inoltre caratterizzata da un ampio programma di attività di ricerca, formazione e promozione culturale.

Gli archivi custoditi sono liberamente accessibili previo appuntamento, negli orari di apertura dell’Istituto.

Indirizzo: c/o Palazzo Victor Hugo – Piazza XXIII Novembre, 83100 Avellino
Orario di apertura: 9-13; 16-19 dal lunedì al venerdì

Telefono: 0825-74953 / 74949
email: info@centrodorso.it
sito web: www.centrodorso.it