Sanità e servizi socioassistenziali: le indicazioni dei seminari di Foggia e Benevento

Nei seminari tenutisi il 25 e 26 marzo a Foggia e Benevento, organizzati con il contributo di esperti accademici e rappresentanti istituzionali, è emersa una visione chiara sulle sfide e sulle prospettive per le aree interne del Mezzogiorno. I relatori hanno sottolineato la necessità di un approccio strategico basato su sviluppo locale, potenziamento dei servizi pubblici e collaborazione tra territori.

Secondo Gianfranco Viesti (Università degli Studi di Bari Aldo Moro), le aree interne condividono problematiche strutturali ma necessitano di strategie specifiche che valorizzino le risorse locali. Il PNRR rappresenta un’opportunità, ma da solo non è sufficiente a colmare i divari territoriali: è fondamentale un rafforzamento duraturo dei servizi pubblici, che non devono essere calcolati solo sulla base della popolazione residente.

La sanità e l’assistenza sociale restano tra le principali criticità. Viesti ha evidenziato come il sistema di finanziamento attuale, basato su fondi a stralcio, non garantisca continuità agli interventi. Inoltre, è necessario incentivare concretamente il personale sanitario e socioassistenziale nelle aree interne, superando la logica dei salari legati al costo della vita.
Su questo punto è intervenuto anche Francesco Vespasiano (Università degli Studi del Sannio di Benevento), il quale ha sottolineato che la crisi delle aree interne riflette una più ampia crisi del welfare nazionale. La soluzione non è “trattenere” chi vi abita, ma creare condizioni che rendano la permanenza una scelta desiderabile e sostenibile.
Arturo Capasso (Università degli Studi del Sannio di Benevento) ha ribadito che la salute non può essere trattata come una merce: pur attirando investimenti, sanità e welfare devono rimanere orientati al bene comune e non al profitto. È necessario stabilire regole chiare per garantire un equilibrio tra pubblico e privato, promuovendo sperimentazioni innovative in collaborazione con il Terzo Settore.

Un altro tema chiave emerso dai seminari è la necessità di superare la frammentazione territoriale. Viesti ha ribadito l’importanza di costruire reti di collaborazione tra territori e organizzazioni locali per ridurre le disuguaglianze. La competizione tra aree interne non porta sviluppo, mentre la condivisione di risorse e buone pratiche può generare un impatto positivo duraturo.

Infine, Giovanni Barretta (Tavolo tecnico Intergruppo parlamentare “Risorsa Sud, aree interne e isole minori”) ha posto l’accento su un’esigenza normativa: le aree interne non possono essere definite caso per caso, ma necessitano di una legge quadro nazionale che stabilisca criteri chiari e garantisca interventi equi e strutturali.

Dai seminari di Foggia e Benevento è emersa una visione unitaria: le aree interne del Mezzogiorno devono essere protagoniste del proprio sviluppo, con politiche su misura che valorizzino le risorse locali, potenzino il welfare e promuovano la cooperazione tra territori. Il futuro di questi territori dipende dalla capacità di trasformare le sfide attuali in opportunità di innovazione e crescita inclusiva.

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