Salvatore Ferragamo

Nacque a Bonito il 5 giugno 1898 da Antonio e Mariantonia Ferragamo, contadini. La difficile situazione economica familiare lo spinse, all’età di soli 9 anni, a impiegarsi dapprima come sarto, poi come barbiere e falegname. Infine, svolse un periodo di apprendistato presso la bottega del calzolaio del suo paese. A nemmeno 11 anni partì per Napoli per apprendere, nelle grandi botteghe artigiane della città, le diverse fasi di fabbricazione delle calzature eleganti. Poté così aprire, all’età di 12 anni, una propria attività a Bonito, in una stanza dell’appartamento di famiglia.
Nel 1914, prima dello scoppio della guerra mondiale, decise di tentare di ampliare il proprio business negli Stati Uniti d’America. Si stabilì a Santa Barbara, dove aprì con i fratelli una bottega di riparazione e confezionamento di scarpe su misura, fabbricate artigianalmente, che sarebbe diventato il centro di realizzazione delle calzature dei western dell’American film company e un riferimento per lo star system.
Nella primavera del 1923, F. spostò la produzione a Hollywood (dove si era trasferita l’American film company), inaugurando una fase nella quale la sua attività sarebbe stata concentrata soprattutto nel confezionamento di calzature. Nel 1927 aprì a Firenze, all’epoca nota per ospitare i principali marchi dell’alta moda, una nuova sede di produzione artigianale di scarpe, organizzata su catena di montaggio manuale che avrebbe dovuto poi vendere sul mercato americano. Nel 1933, nonostante l’aumentato volume di vendite, per questioni prevalentemente organizzative andò in bancarotta. Partendo nuovamente da zero ricominciò a confezionare scarpe, riuscendo nel 1935 a riprendere le esportazioni, e nel 1936 a vivere una nuova fase espansiva. Nel 1939, la sua industria esportava pressoché in tutto il mondo civilizzato.
Con lo scoppio delle ostilità gli affari subirono una grave contrazione. In quei mesi F. sviluppò il desiderio di sposarsi e partì per l’Italia con l’intento di trovare moglie. Si sarebbe sposato di lì a qualche mese, il 9 novembre 1940, con Wanda Miletti, figlia diciottenne del sindaco di Bonito, da cui avrebbe avuto sei figli: Fiamma, Giovanna, Ferruccio, Fulvia, Leonardo e Massimo.
Nel corso della guerra produsse le scarpe per l’esercito italiano.
Terminata la guerra, riprese pian piano a produrre scarpe, riuscendo nel 1947 a esportare nuovamente in tutti i Paesi europei e negli Stati Uniti. Nel secondo dopoguerra, con l’affermarsi del made in Italy, l’azienda ebbe una forte espansione. Nel 1955, F. ricevette la Medaglia d’oro per meriti eccezionali nella promozione della calzatura italiana.
Fiaccato da una grave malattia, morì a Firenze il 7 agosto 1960.

Elena Vigilante