Pompilio Barra

Nacque ad Avellino il 31 gennaio 1812. Si laureò in Giurisprudenza e svolse la professione forense. Nel 1840 sposò Costanza Villani, sorella dell’avvocato e uomo politico Francesco, futuro sindaco e parlamentare di Avellino.
Decurione di Avellino, nominato il 30 dicembre 1841, fu sempre di idee e convinzioni liberali. Dopo la proclamazione della Costituzione, nel 1848 fu eletto ufficiale della Guardia Nazionale cittadina. Fece parte del partito costituzionale e moderato cittadino, contrapponendosi sia alle forze reazionarie che a quelle democratiche. Colpito comunque dalla reazione borbonica, fu iscritto nella lista degli “attendibili” politici ma continuò a partecipare attivamente alla vita amministrativa cittadina e provinciale. Dopo l’ingresso di Garibaldi a Napoli, il maggiore garibaldino Federico Salomone, commissario straordinario politico-militare della provincia, nominò B. comandante della piazza di Avellino il 18 settembre 1860. Con la fine della monarchia borbonica il B. fu eletto consigliere comunale e provinciale nelle prime elezioni del 26 maggio 1861. Da allora svolse una costante attività politica e amministrativa sia al Comune, dove sedette ininterrottamente per un trentennio, in qualità di consigliere e di assessore, sia alla Provincia di Avellino, dove fu eletto consigliere dal 1861 al 1873 e dal 1878 al 1892.
Morì ad Avellino il 7 gennaio 1892.

Vincenzo Barra