Pietrantonio Capaldo

Nacque a Bisaccia il 27 aprile 1845, figlio di Francesco, proprietario terriero e di Giovanna Maria Albenzio. Si laureò in Lettere e filosofia nel 1861 e durante i suoi studi ebbe modo di ascoltare le lezioni di Francesco De Sanctis, che avrebbe sostenuto nella campagna elettorale del 1874, quando De Sanctis arrivò nel territorio di Bisaccia. C. terminò i suoi studi il 23 dicembre 1863, quando acquisì il dottorato in Giurisprudenza presso l’Università di Napoli. Si sposò nel 1883 con Antonietta Fittipaldi ed ebbe una figlia.
Entrò in magistratura a gennaio del 1866, il suo primo incarico fu presso la Corte di appello di Napoli; i successivi passaggi della carriera furono tutti nell’Italia meridionale e soprattutto nell’area napoletana. Il 4 maggio 1884 fu destinato come procuratore del re a Rossano. I successivi passaggi lo condussero come procuratore del re a Salerno (1884), presidente del Tribunale ad Avellino (1885), consigliere della Corte d’appello a Catanzaro (1887), a Potenza (1887) e a Napoli (1889), presidente del Tribunale a Roma (1892), consigliere della Corte di cassazione a Palermo (1895), a Napoli come presidente di sezione di Corte di appello (1896). Gli ultimi passaggi più prestigiosi lo videro primo presidente della Corte d’appello di Trani (8 dicembre 1902), procuratore generale presso la Corte d’appello di Napoli (20 ottobre 1905), procuratore generale presso la Corte di cassazione di Napoli (22 dicembre 1907), infine primo presidente della Corte di cassazione di Napoli (24 dicembre 1919). Fu collocato a riposo dal 27 aprile 1920.
C. fu anche sindaco del suo comune fra il 1867 e il 1869 e consigliere provinciale di Avellino, come rappresentante del mandamento di Lacedonia, dal 1876 al 1886. Fece parte del Consiglio superiore della magistratura fin dalla sua prima istituzione, nominato dal Consiglio dei ministri il 19 novembre 1907; vi sarebbe rimasto fino al 1911, assegnato alla II sezione.
Come tutti i più alti magistrati della Cassazione, C. fu nominato senatore il 4 aprile 1909 per la categoria IX e aderì al Gruppo liberaldemocratico.
Morì a Napoli il 4 dicembre 1925.

Giovanna Tosatti