Federico Capone

Nato ad Altavilla Irpina nel 1849, fu imprenditore e politico. Le sue fortune economiche iniziarono nel 1866 quando, scoperta l’esistenza di giacimenti di zolfo, aveva dato avvio ad una fruttuosa attività di scavo, che lo aveva portato a costituire diverse società, di cui la più importante fu certamente la Società delle Miniere Sulfuree di Altavilla Irpina, trasformata nel 1918 nella Società Anonima Industrie Minerarie. Educato a sentimenti liberali, fu autorevole esponente del repubblicanesimo irpino e durante le due legislature nelle quali fu rappresentante al Parlamento, sedé fra i banchi dell’estrema sinistra, dove svolse un ruolo di ordinaria e pacata opposizione, non discostandosi molto dalle posizioni governative quando si trattava di difendere gli interessi della propria classe sociale, la grande borghesia terriera. Il suo repubblicanesimo era ispirato ad ideali utopistici: auspicava, in un opuscolo del 1894, un ordinamento statale organizzato a diversi livelli amministrativi, in grado di garantire l’armonia tra le classi sociali e la difesa nazionale.
Oltre che imprenditore e politico, C. fu anche inventore e pioniere dell’aviazione italiana: nel 1903, infatti, presentò un prototipo di aeroplano.
Morì a Torre del Greco nel giugno del 1918.

Ermanno Battista