“Verso questa civiltà [contadina] ho un debito enorme: il senso del lavoro come compito essenziale e duro; la capacità di affrontare a lungo fatiche estenuanti, la costanza, la tenacia; la resistenza ai colpi terribili della sorte; l’attaccamento alla famiglia: tutte qualità che ho ereditato dai miei genitori e dai miei avi. Persino la ricerca della bellezza, dei valori estetici nell’opera letteraria ebbe inizio nella mia famiglia”. Con queste parole, tratte da “Io e l’antico”, Antonio La Penna ricordava il suo rapporto strettissimo con l’Irpinia.
Filologo classico di fama internazionale, dopo i primi studi a Sant’Angelo dei Lombardi, La Penna frequentò il liceo classico Colletta di Avellino, avendo come compagni di classe personalità quali Dante Della Terza, Antonio Maccanico e Attilio Marinari. Studiò, come gran parte dei suoi compagni, alla Scuola Normale di Pisa.
Autore di fondamentali studi su Properzio, Sallustio, Ovidio, nonché sulla favola antica si è spento a 99 anni a Firenze, dove ha a lungo insegnato.
ll presidente Luigi Fiorentino e il CdA del Centro di Ricerca “Guido Dorso” di Avellino si uniscono al dolore dei familiari e al lutto del mondo della cultura dell’Irpinia e del Paese.