Parliamo del vostro futuro 2020 @ Sant’Angelo dei Lombardi | 12 maggio 2020 | Immagini e report

Martedì 12 maggio si è svolta la seconda giornata dell’edizione 2020 online di Sant’Angelo dei Lombardi del corso “Parliamo del vostro futuro”.

La mattinata ha visto protagonista la prof.ssa Annunziata Berrino, che ha iniziato la sua lezione (“Formarsi per lavorare nel turismo post Covid-19”) mettendo a confronto i dati delle Nazioni Unite, che prevedevano un turismo in costante crescita (1 miliardo e 800 milioni di arrivi nel 2030) e il blocco attuale del turismo, uno degli effetti più evidenti della crisi sanitaria (ed economica) attuale. Ma – ha ricordato la prof.ssa Berrino – il turismo si è fermato anche in altri momenti storici, in seguito a crisi sanitarie (Sars), economiche (crisi finanziaria 2008), terroristiche (11 settembre 2001). Tuttavia, si è sempre ripreso e anche questa volta bisogna avere fiducia nella capacità di recupero di questo settore, che offrirà ancora varie possibilità di lavoro per chi vorrà impegnarvisi.

Fondamentale è partire dalla comprensione del fenomeno turistico, fenomeno complesso della modernità occidentale, fatto di immaginario e di pratica turistica. Il turismo costituisce un importante fattore di crescita e di sviluppo, ma va coniugato con la protezione e il rispetto dell’ambiente, superando il modello attuale, che vede la balneazione marina al primo posto nelle pratiche turistiche. Mai come in questo momento è necessaria una meditata riflessione sul modello di sviluppo turistico che tenga conto della sua sostenibilità.

Nel modello turistico attuale, ha sottolineato Berrino, l’Irpinia risulta invisibile. Illustrando agli studenti l’importanza che lo sviluppo turistico potrebbe avere per l’economia provinciale, li ha invitati ad essere consapevoli delle potenzialità offerte dal nostro territorio. Occorrono, secondo la prof.ssa Berrino, competenze e professionalità, capacità progettuali e gestionali, risposte individuali e collettive per valorizzare e promuovere una zona interna come l’Irpinia, ricca di risorse culturali e paesaggistiche, ma anche eno-gastronomiche, artigianali e antropologiche.