Luigi Amabile

Nato ad Avellino il 28 aprile 1828, compì i primi studi nel seminario di Nola. All’età di quattordici anni si trasferì a Napoli, dove intraprese dapprima lo studio delle scienze naturali e, successivamente, quello della medicina. Laureatosi in Medicina all’età di ventisette anni venne nominato chirurgo dell’ospedale degli Incurabili di Napoli. Ad unificazione avvenuta e in seguito al riordino degli studi universitari ad opera del ministro della Pubblica Istruzione, Francesco De Sanctis, fu chiamato ad insegnare dapprima nel Collegio medico diretto da Camillo De Meis e, successivamente, presso l’Università degli studi di Napoli, dove fondò la cattedra di Anatomia patologica. Nel 1864 fu eletto una prima volta alla Camera in rappresentanza del collegio di Avellino. Non rieletto nelle elezioni del 1865, poté tornare in Parlamento soltanto nel 1867. Alla Camera fu avversato dal rappresentante del collegio di Atripalda, Michele Capozzi, in merito al tracciato della ferrovia Avellino-Mercato S. Severino. Nel 1870 si dimise per ottenere un’affermazione plebiscitaria sul suo nome da parte del collegio di Avellino, ma riuscì ad essere eletto soltanto nel turno di ballottaggio. Deluso dall’insuccesso elettorale, presentò le sue irrevocabili dimissioni dalla Camera. Soltanto nel 1882 ritornò in Parlamento, ma per breve tempo; infatti, da lì a poco, nelle elezioni del 1882 fu il secondo dei non eletti. Negli ultimi anni della sua vita si dedicò alla ricerca storica e, in particolare, all’opera di Tommaso Campanella. Affetto da tubercolosi, morì a Napoli il 25 novembre 1892.

Ermanno Battista