Antonio Bonatesta | Acqua, Stato, nazione | venerdì 29 settembre 2023

Nell’ambito del programma di attività del Centro di Ricerca Guido Dorso, venerdì 29 settembre 2023, nella Sala Ipogeo della Casina del principe, in c.so Umberto I, n. 215, ad Avellino, a partire dalle ore 17.00, avrà luogo la presentazione del libro di Antonio Bonatesta, Acqua, Stato, nazione. Storia delle acque sotterranee in Italia dall’età liberale al fascismo (Donzelli, 2023).

Partecipano: Mario De Prospo Università Roma Tre, Luigi Musella Università di Napoli “Federico II”, Antonio Bonatesta Università di Bari “Aldo Moro”. Presiede e coordina: Nunzio Cignarella vicepresidente Centro Dorso

SCHEDA LIBRO

Le acque sotterranee sono una componente fondamentale delle riserve idriche del nostro pianeta, eppure questa risorsa è sottratta alla nostra percezione a differenza di quanto accade con fiumi, laghi e sorgenti. Questa condizione di «invisibilità» – che significa anche difficoltà ad averne una conoscenza quantificabile e misurabile – ha inciso sui sistemi di regolazione e persino sull’immaginario collettivo, sul nostro modo di rapportarci al suo consumo, generando una complessa interazione tra saperi esperti, tecnicalità, pratiche, tradizioni, pregiudizi e credenze. Tracciare una storia delle acque sotterranee da metà Ottocento fino al fascismo significa ripercorrere, da un’angolazione peculiare e per larghi tratti inesplorata, la storia del nostro paese. È in questo periodo, compreso tra le grandi rivoluzioni tecnico-scientifiche, industriali e agronomiche ottocentesche e la «grande accelerazione» di metà Novecento, che emerge e si definisce quel complesso intreccio di innovazioni tecnico-produttive, trasformazioni economiche ed energetiche, mutamenti culturali e conflitti sociali e politici che renderà le riserve idriche del sottosuolo quella risorsa così fondamentale per le società contemporanee. La crisi agraria e l’urbanizzazione di fine Ottocento, l’industrializzazione di età giolittiana, la mobilitazione bellica e i disegni di modernizzazione autoritaria del regime fascista fanno da sfondo al lento configurarsi dei poteri dello Stato e delle tecnocrazie nelle politiche idrauliche, alle trasformazioni agrarie e urbane, all’«anarchismo» degli usi civili e irrigui, fino alla comparsa dei primi sintomi di degrado ecologico delle falde acquifere, che si accompagnano a contraddittori esperimenti e forme di tutela. Nel complesso, il volume ricostruisce un’avvincente storia politica delle acque sotterranee, incrociando lo studio delle dinamiche sociali ed economiche con le indagini tecnico-scientifiche, in un confronto serrato con un ampio ventaglio di metodologie e discipline.

L’AUTORE

Antonio Bonatesta è ricercatore senior in storia contemporanea presso il Dipartimento di Ricerca e innovazione umanistica dell’Università degli Studi di Bari «Aldo Moro». Ha svolto attività di ricerca presso l’Umr-Sirice della Sorbonne Université, l’Università di Padova e l’Istituto Universitario Europeo. Tra i suoi interessi scientifici vi è la storia dell’ambiente e del territorio, con una peculiare attenzione al tema dell’acqua.