Michele D’Ambrosio

Nacque a Bonito il 2 settembre 1944. Dopo aver frequentato il liceo classico di Dentecane, si trasferì nel 1963 a Firenze per iscriversi alla facoltà di Lettere e filosofia. Nel 1964 D. decise di proseguire i suoi studi a Napoli. Nel 1966 ritornò a Bonito, dove svolse un ruolo decisivo nell’apertura di una sezione della Camera del Lavoro. Nel biennio 1967-68, studente a Napoli, partecipò al movimento studentesco e si avvicinò ai comitati dei senza tetto napoletani.
Nell’autunno del 1969 si trasferì a Prato, in Toscana, dove continuò il suo impegno nella Cgil, aderendo al Partito comunista alla fine del 1970.
Nel 1971 entrò nella segreteria provinciale del Pci di Avellino. Dal 1975 al 1981 D. fu il segretario provinciale del partito, facendosi promotore di un forte confronto con la Democrazia cristiana locale sui temi dello sviluppo dell’Irpinia e sull’approccio al compromesso storico.
Nel 1982 D. fu chiamato a far parte della segreteria regionale del Partito comunista. Nel 1983 fu eletto alla Camera dei deputati, per essere poi rieletto nel 1987.
Da parlamentare fu firmatario di 73 proposte di legge, di cui 13 approvate. Nella sua prima legislatura fu membro della commissione Istruzione e belle arti e della commissione Affari costituzionali. Nel corso della successiva legislatura fu invece membro della commissione Bilancio e della commissione parlamentare d’inchiesta sul sisma del 1980. In quegli stessi anni fu membro del Comitato centrale e della Direzione nazionale del Partito comunista. Nel 1991, sebbene si fosse schierato contro lo scioglimento del Pci, decise di aderire al Pds.
Nel nuovo partito, D. mantenne un ruolo di rilievo a livello provinciale. All’interno dei Democratici di sinistra mantenne posizioni radicali, aderendo nel 2001 al “correntone”.
Dopo la fine dell’esperienza dei Democratici di sinistra, aderì al gruppo di Sinistra democratica, per poi confluire, nel 2009, nel movimento di Sinistra ecologia e libertà.
Morì Roma il 21 ottobre 2010.

Mario De Prospo