Carlo Carmine Camillo Amabile

Nacque ad Avellino il 5 dicembre 1849 da Camillo, farmacista della città irpina, e Carolina Rosselli.
A. decise di continuare l’attività paterna occupandosi della gestione della nota e molto ben avviata “Farmacia del Gallo”, consolidando le fortune familiari; il 24 gennaio del 1872 sposò la nobildonna Maria Tanghi.
Nella città irpina, A. ricoprì una serie di incarichi prestigiosi: membro del consiglio provinciale di sanità e del consiglio di amministrazione della Società operaia, presidente della Società cooperativa, consigliere e assessore comunale, decano dei farmacisti e consigliere dell’Ordine; si occupò, inoltre, d’istituire la cooperativa farmaceutica e svolse una lunga e brillante attività all’interno della locale Camera di commercio. Dopo aver fatto parte della giunta camerale per ben dodici anni, infatti, il 2 giugno del 1886 A. venne eletto vice presidente della Camera, per divenirne il presidente, il 25 gennaio del 1888.
A. sarebbe rimasto al timone dell’Ente camerale sino al 31 dicembre 1907, un periodo considerevole, durante il quale avrebbe perfezionato l’acquisto del prestigioso palazzo della famiglia de Conciliis, futura sede della Camera, e guidato una serie di battaglie volte a migliorare le condizioni economiche e sociali della provincia di Avellino. Una mission già delineata in un discorso del 19 gennaio 1888, nel quale il futuro presidente si impegnava ad intervenire in favore di tutta una serie di settori, considerati strategici per lo sviluppo delle attività produttive, tra cui spiccava quello relativo allo sviluppo della rete ferroviaria.
Per i suoi numerosi meriti, A. fu nominato cavaliere del Regno d’Italia.
Morì ad Avellino il 15 aprile 1920.

Carmen Trimarchi